Reggio

Mercoledì 22 Gennaio 2025

Barillà: "La Reggina vuole il primo posto"

La Reggina lavora in vista della trasferta di Ragusa, in programma domenica. Nino Barillà, anima della squadra amaranto mette a disposizione la sua grande esperienza nella corsa alla Serie D (ha indossato anche le casacche di Ravenna, Alessandria, Sampdoria, Trapani, Parma, Monza e Viterbese). Il capitano contro il Città di Sant’Agata ha aperto le marcature su rigore. Penalty che aveva sbagliato una settimana prima a Scafati: «Purtroppo - dice - nel big-match ho tirato troppo forte e la palla è andata a sbattere sulla traversa. Peccato, ma può succedere. Il calcio ti dà e ti toglie. Ho avuto subito l’opportunità di tornare al gol». Avete sfoderato un’altra bella prestazione segnando tre reti. «Potevano chiudere l’incontro con un risultato più rotondo. In qualche circostanza siamo stati imprecisi negli ultimi sedici metri, ma l’importante è avere conquistato l’intera posta. Il campionato è ormai entrato nel vivo e l’obiettivo è andare in Lega Pro». Guardate in casa del Siracusa? «Puntiamo a fare la corsa su noi stessi e non ci interessa degli altri. Viviamo alla giornata pensando alla prossima sfida, senza addentrarci in calcoli che non ci interessano. Siamo uniti e si è creato un fantastico ambiente. Noi con un po’ più di esperienza aiutiamo i giovani ad integrarsi e sono felice di essere parte integrante della “famiglia” amaranto». Dentro lo spogliatoio si parla di mercato? «No. La sessione invernale può comunque rappresentare uno stimolo per alcuni compagni che stanno vedendo poco il campo. Ognuno di noi sta mettendo parecchio impegno e ci si augura a fine stagione di poter festeggiare la promozione». La società, fino adesso, ha mantenuto gli impegni, eppure le critiche non mancano. «Il club è sempre presente. Ci bacchetta quando le cose non vanno per il meglio e ci esalta quando si vince. Si tratta di persone serie che operano in silenzio. Alle chiacchiere, preferiscono rispondere con i fatti. L’acquisizione del marchio e l’apertura dello store hanno riacceso l’entusiasmo in città». Si avvicina la partita con la capolista: sarà quella la giornata determinante? «C’è da affrontare il Ragusa e successivamente l’Acireale. Ancora è prematuro concentrarsi su un appuntamento che non è ancora imminente. Dobbiamo tornare dalle due trasferte con sei punti. Non sarà facile, però è vietato fermarsi perché anche le altre corrono». Sambiase, Scafatese e Vibonese li considerate rivali credibili? «La graduatoria nella parte alta è molto corta e basta un mezzo passo falso per compromettere la situazione. Fino ad ora ci siamo rialzati dopo qualsiasi caduta perché abbiamo carattere». Che pensa del “caso” Renelus? «Stavamo raggiungendo Favara e la notizia è arrivata anche a noi. La dirigenza ha operato nella massima trasparenza, siamo sereni. Abbiamo ascoltato gli interventi del patron Ballarino, del presidente Minniti e del direttore generale Praticò e, ripeto, non siamo preoccupati». Intende mandare un messaggio al pubblico? «Ho avuto diversi colloqui con i tifosi e non posso che ringraziarli per l’affetto quotidianamente dimostrato. La Curva Sud ci segue ovunque e sarà così anche a Ragusa e al “Tupparello” di Acireale». - La prossima estate torneranno i ripescaggi. Anche giungendo secondi ci sarà, quindi, l’opportunità di lasciare l’“inferno” dei dilettanti. «A noi interessa il primo posto, poi se non dovessimo farcela ci prepareremmo per i playoff».

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