Vigilia di Reggina-Siracusa, gara che potrebbe decidere le sorti del campionato. Aretusei avanti di tre lunghezze. Previsto il pubblico delle grandi occasioni. Seguirà l’incontro in streaming Davide Baiocco, doppio ex. In riva allo Stretto una sola stagione con Camolese in panchina, torneo 2003-2004. Risiede a Perugia, titolare di due imprese edili, ma l’obiettivo è allenare. Due anni fa ha guidato la Primavera del Gubbio. Come si svilupperà la sfida? «Mi auguro prevalga lo spettacolo. Non mi piace quando si specula sul risultato. La Reggina è stata costruita per vincere e anche a Siracusa si è operato con intelligenza. Entrambi gli organici sono competitivi e, salvo sorprese, torneranno in Lega Pro. Non vanno dimenticati i ripescaggi che potrebbero spalancare ugualmente le porte del professionismo. Qualche società è in crisi e difficilmente riuscirà ad iscriversi». La sua favorita per il match? «Non saprei. Il fattore campo potrebbe avvantaggiare la compagine amaranto. Mi dicono che la prevendita stia andando a gonfie vele. Conosco l’entusiasmo del Granillo e ricordo nel periodo vissuto a Reggio la grande partecipazione della gente». Che Reggina era la sua? «Fortissima. Si doveva lottare per l’Europa e non per salvarsi. Avevamo gente del calibro di Mozart, Torrisi, Cozza, Di Michele, Bonazzoli, Stellone, Giacomo Tedesco, Franceschini, Paredes e Falsini. L’aritmetica arrivò grazie al successo sul Milan, firmato dai gol di Cozza e Di Michele. Fino a novembre ci fu Colomba che poi venne esonerato, al suo posto arrivò Camolese». All’andata i biancazzurri passarono su rigore. L’episodio potrebbe fare la differenza? «Non è da escludere. Di solito partite del genere vengono decise da un’azione, da un’invenzione e Reggina e Siracusa nelle proprie rose hanno elementi in grado di cambiare la storia di un incontro». Del Siracusa chi è il suo preferito? «Palermo, Maggio e Russotto hanno una certa esperienza, come del resto Ragusa, Adejo e Barillà, assente per squalifica. Reggina e Siracusa vivono un momento felice e con interpreti del genere diventa tutto più semplice». Ritiene che anche altre compagini possano inserirsi nella lotta promozione? «Siracusa e Reggina andranno fino in fondo e punteranno al primo posto, mentre Sambiase, Scafatese e Vibonese ambiscono ai playoff». Ci può spiegare le difficoltà della serie D? «I gironi meridionali sono tosti, per cui nessuno impegno è scontato. Ho conquistato due campionati, con Siracusa e Akragas che vive una fase di crisi dal punto di vista economico».