Il Siracusa è sempre più vicino alla vittoria del campionato, ma la Reggina non molla. La vittoria a Locri conferma la volontà amaranto di lottare fino all’ultimo centimetro in cui ci sarà margine di speranza per centrare il primato. Al “Macrì” si è giocata un’altra partita complicata , contro un avversario che era alla ricerca di punti per la salvezza. Senza il giusto spirito, anche la superiorità tecnica non avrebbe permesso di raggiungere l’obiettivo. Anche perché la prova è stata tutt’altro che perfetta. Ogni qualvolta la Reggina accelerava dava la sensazione di poter colpire l’avversario. Tuttavia, non c’è stata continuità nell’arco della gara e anche in difesa alcune fasi non sono state gestite bene. Dopo il novantesimo si è anche rischiato di subire un clamoroso 3-3, ma il fatto che il rischio non si sia concretizzato può diventare un segnale di speranza. Che magari aiuti a scacciare i pensieri negativi, che derivano anche dall’idea che all’avversario diretto in classifica stia andando tutto bene. A Reggio Calabria, ad esempio, si è discusso molto di qualche decisione arbitrale nelle ultime due partite giocate dal Siracusa. Fatto sta che la capolista continua a tenere quel prezioso punto di vantaggio sulla squadra amaranto a due sole curve dal traguardo. E la prossima potrebbe essere decisiva sulla conquista della Lega Pro. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale