Eppur si gioca e oggi è vigilia di Reggina-Scafatese, finale dei playoff del campionato di Serie D. Sembra un paradosso, ma si è parlato davvero poco di una sfida che sarà assai complicata per gli amaranto. Polemiche post-Vibonese, la possibilità di giocare il match a porte chiuse e il ricorso hanno tolto spazio ai contenuti dell’ultimo atto della stagione. Domani alle 16 la squadra di Trocini si troverà di fronte una delle due compagini che non è riuscita a battere nell’arco della stagione regolare. All’andata, con Pergolizzi in panchina, la Reggina sembrò non pronta per affrontare una squadra che era già competitiva dall’estate pur in una partita decisa da un episodio (0-1 su rigore). Nel ritorno, invece, furono tanti i rimpianti per un match in cui gli amaranto si fecero preferire e non sfruttarono le occasioni per portare a casa una meritata vittoria (finì 1-1). Sarà, tra l’altro, la prima da allenatore avversario in riva allo Stretto per Gianluca Atzori. Domani al “Granillo” per i padroni di casa, reduci da dodici vittorie consecutive, l’asticella della difficoltà si alza. Una sfida così difficile nel rapporto tra forza dell’avversario e motivazioni che avrà quest’ultimo non la si vede forse dal match con il Siracusa di febbraio. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale