Una fase particolarmente calma quella che sta vivendo la Reggina. Non potrebbe essere altrimenti, considerato che è giugno e che ci sono fin troppe situazioni sospese in cui tutto è a metà strada e persino adottare linee programmatiche diventa complicato. Si tratta di una situazione in cui non ci sono responsabilità e che bisognerà che si evolva naturalmente. Ovviamente c’è una parte dell’organigramma del club che è già attivo su tutta la parte relativa alla programmazione e all’organizzazione di attività che non sono prettamente di competenza di chi si occupa della parte tecnica. In quest’ultimo settore è soprattutto il momento delle riflessioni, del raccogliere le idee maturate nella passata stagione e di capire come metterle a frutto nel momento in cui sarà il momento di farlo. Il capitolo più importante resta quello legato alla categoria, una questione a cui la società al momento fa da spettatrice, pur avendo dichiarato la volontà di farsi trovare pronta al ripescaggio in Serie C qualora si apra uno spiraglio. Quella che inizia oggi è una settimana importante, perché contiene quel 13 giugno che è una scadenza che forse darà un’indicazione definitiva sul destino amaranto. Entro quel termine le commissioni, che si occuperanno di valutare le domande di iscrizione delle squadre professionistiche, stabiliranno se ci sono tutti i requisiti necessari nei singoli casi. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale