Il countdown è scattato: mancano dieci giorni all’esordio ufficiale della Reggina 2025-2026. L’esordio è fissato per il 31 agosto in Coppa Italia con la Vibonese. Manca ancora la sede del campo neutro (c’è sempre l’ipotesi Palmi), ma si è ormai alle ultime curve del precampionato. Un percorso che è stato utile ad allestire una squadra in linea con l’obiettivo di primeggiare, ma anche per raccogliere sensazioni di atmosfera diversa rispetto alle due stagioni precedenti. Lo scetticismo di inizio luglio ha lasciato spazio ad una moderata fiducia che era un presupposto che non c’era mai stato da quando l’attuale società si è insediata. Dopo un biennio in cui la Reggina non è quasi mai stata prima in classifica in Serie D (a parte qualche minuto e la prima giornata della seconda stagione) era lecito pretendere un organico all’altezza. Anche perché quelli precedenti avevano sempre qualcosa in meno di altri avversari. Non era questa la normalità se rappresenti la storia amaranto e giochi il massimo campionato dilettantistico. Quest’anno, invece, ogni pezzo sembra essere al proprio posto. C’è continuità tecnica con la passata stagione, ci sono giocatori di categoria (anche lo zoccolo duro di fatto lo è, dopo l’annata precedente), ci sono elementi provenienti da serie superiori, c’è una rosa costruita con largo anticipo per un progetto tattico preciso, c’è una piazza che sembra sul punto di tornare ad accendersi. Nei prossimi giorni, tra l’altro, dovrebbe essere organizzata una presentazione serale della squadra in centro città.