
La Reggina ha superato 2-1 il Bocale Admo nell’allenamento congiunto che si è svolto ieri mattina al centro sportivo Sant’Agata. A segno per gli amaranto Edera e Grillo nel primo tempo, con la rete di Pavani ad accorciare le distanze. Un successo di misura contro una formazione che milita nel campionato di Eccellenza e che ha rappresentato l’ultimo test prima prima dell’esordio ufficiale di domenica prossima.
Come previsto, in campo sono andati i calciatori che non erano stati schierati contro la Pro Pellaro sabato pomeriggio. Interpreti diversi, ma uguali modulo e principi tattici per la squadra di Trocini. Il tecnico cosentino ha schierato Boschi in porta (sostituito da Lagonigro nella ripresa); difesa a quattro con Lanzillotta (alternato con Di Venosa nella seconda frazione), Rosario Girasole, Adejo e Fomete; centrocampo a tre con Mungo, Zenuni e Correnti; tridente offensivo composto da Edera, Ferraro e Grillo. Come era avvenuto il giorno prima, si è vista una Reggina probabilmente già proiettata all’inizio della stagione regolare. Tant’è che nella sfida non si è visto un grande ritmo di gioco e c’è stato anche qualche errore di troppo. Nella ripresa, invece, è mancata la capacità di velocizzare la manovra.
Ciò che conta in questi impegni è soprattutto acquisire condizione ed essere pronti dal punto di vista fisico quando inizieranno a contare i risultati
Va detto che a sprazzi si è notata la qualità degli interpreti più tecnici tra gli amaranto. Da segnalare la giocata del primo gol: un calcio di punizione mancino a giro che Edera ha messo sotto l’incrocio. Il Bocale ADMO si è mosso bene in campo, dimostrandosi un avversario all’altezza.
«Stiamo lavorando per raggiungere il nostro obiettivo. Sappiamo tutti qual è». Così il difensore nigeriano Adejo ha commentato il momento. «I nuovi – ha aggiunto – si sono inseriti bene, sono bravi ragazzi e hanno avuto voglia di inserirsi».
La D sta iniziando e gli amaranto hanno la vittoria finale come unico obiettivo utile. «Essere la Reggina – ha evidenziato Adejo – può essere un vantaggio come uno svantaggio in questo campionato. Indossare questa maglia è un orgoglio, sappiamo che tutti ci aspettano e siamo pronti anche a questo. Potremo trovare partite ostiche e anche quelle in cui, se il campo da gioco lo permette, si potrà giocare bene. La squadra è matura e sa leggere i momenti».
«A livello fisico – ha ammesso – sto meglio. Alla fine della scorsa stagione ho avuto un piccolo fastidio al ginocchio, quindi mi sto rimettendo a posto. Quest’anno in difesa c’è grande concorrenza e ben venga».
«Siamo carichi e pronti». Lo assicura il portiere Lagonigro classe 2006, reduce da un’ottima stagione con la Reggina. «Abbiamo – ha ricordato – finito bene lo scorso anno, ma ci è rimasto in testa il non avercela fatta. Vogliamo andare a prenderci quello che non è arrivato».
L’obiettivo personale è chiaro. «Cerco – ha evidenziato – di migliorarmi il più possibile, il preparatore dei portieri Stefano Pergolizzi sa su cosa devo lavorare. Ad esempio nel gioco con i piedi, ma sono giovane e devo curare tutti gli aspetti».
Parole eloquenti nei confronti del clima che c’è all’interno della squadra. «Abbiamo – ha dichiarato Lagonigro – un rapporto bellissimo tra tutti nello spogliatoio e sappiamo che i campionati si vincono con un gruppo unito».

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