
Cresce l’attesa per l’esordio in campionato della Reggina. Sarà il Castrumfavara (domenica alle 16) la prima sfidante degli amaranto. A Favara si vive l’arrivo della formazione amaranto come un evento. Sono iniziati gli appelli a riempire lo stadio Bruccoleri per spingere i ragazzi guidati da Pietro Infantino a tentare l’impresa.
A Reggio oggi si entra in clima partita con la conferenza stampa di Bruno Trocini. Il tecnico parlerà alle 12. Per la Reggina conta partire bene, con una vittoria.
Le prime immagini del tifo amaranto, in occasione dell’esordio in Coppa Italia a Palmi, sono sembrate la naturale prosecuzione della scorsa stagione.
Dopo l'impegno del 7 settembre con il Castrumfavara, il 14 gli amaranto ospiteranno la Nissa, il 21 saranno di scena a Vibo, il 24 arriverà la Gelbison al Granillo e il 28 si chiude settembre in casa del Savoia. Possibile che da questo gruppo di sfidanti che arriveranno dopo l’esordio vengano fuori le altre pretendenti al primo posto. L’esperienza insegna quanto sia deleterio “bucare” gli scontri diretti.
Dal punto di vista statistico la Serie D delle ultime stagioni, categoria in cui soprattutto nel Girone I i numeri sono netti e ripetitivi, non pare esserci assoluta necessità di partire forte per chi deve vincere. Negli ultimi dieci anni sei volte su 10 non ha vinto il torneo la squadra che era prima dopo cinque turni, lo stesso range di partite del settembre amaranto.
Basta dare uno sguardo al percorso iniziale di chi alla fine è stato promosso. Il Siracusa della passata stagione, ad esempio, dopo cinque gare aveva 3 punti da recuperare sulla Scafatese, la Gelbison del 2021-2022 3 sulla Cavese, l'Acr Messina del 2020-2021 e la Vibonese del 2017-2018 erano -5 rispettivamente da Cittanovese ed Ercolanese, la Sicula Leonzio del 2016-2017 a -2 dall’Igea Virtus, il Siracusa era addirittura a -6 dalla vetta nel 2015-2016.
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