
Se giochi per la Reggina in Serie D la comfort zone non esiste: devi vincere e basta. Dovrà provare a creare qualcosa che gli assomigli Bruno Trocini, in una settimana in cui la pressione è diventata ancora più alta di quanto non fosse.
Il ko di Favara ha reso la partita con la Nissa fondamentale già alla seconda giornata. Il tecnico, un anno fa, fu bravo a far cambiare marcia alla squadra subentrando alla dodicesima giornata. Richiamato dopo la mancata conferma dell’estate 2024, diede subito un’impronta chiara ad una squadra inizialmente impacciata, con una identità non definita e con poche certezze. Risultato? Vittoria a Vibo nello scontro diretto con un gioco dominante e pressing a tutto campo.
Poco meno di un anno dopo, è quello che si chiede all’allenatore alla vigilia di un altro potenziale scontro diretto. La Reggina vista a Favara sembra parente diretta di quella che ha iniziato la scorsa stagione, con l’aggravante di essere anche sfortunata. La differenza è che stavolta Bruno Trocini c’è già dall’inizio e adesso, assieme ai suoi ragazzi, deve dimostrare che l’esordio è stato un incidente di percorso.
Troppo brutti per essere veri gli amaranto in questo inizio di campionato. Proprio per questo non ci sarà una Reggina molto diversa sul piano degli uomini e della disposizione tattica. Qualche novità potrebbe esserci in alcune scelte a livello di gioco,
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