
Fare di necessità virtù. Ci sta provando Bruno Trocini in questo inizio di campionato, in cui la Reggina dimostra di avere qualche problema, forse fisiologico, per quel che riguarda gli under da schierare. Nell’ultimo turno contro la Nissa gli amaranto si sono trovati a posizionare sugli esterni difensivi del 4-3-3 Palumbo (classe 2005) a destra e Gatto (2007) a sinistra. Entrambi hanno fatto discretamente bene, ma nessuno dei due ha giocato nel proprio ruolo naturale. Il primo è un’ala, tant’è che prima di questa stagione veniva inserito nelle batterie degli attaccanti nelle squadre in cui giocava. Il secondo è un centrocampista mancino. Così di nuovo la Reggina spera di trovare successo nelle sue sperimentazioni, esattamente come era accaduto lo scorso anno.
Dall’arrivo di Trocini in avanti la formazione amaranto della passata stagione ha spesso schierato Giuliodori a destra e Ndoye a sinistra (a volte anche preferito a Cham). Il primo era un quinto di centrocampo, in qualche occasione lo si era visto persino esterno del tridente. L’altro, poco impiegato prima del ritorno del tecnico cosentino, era arrivato come centrocampista, per poi scoprirsi un terzino sinistro con un buon potenziale. Cambiamenti anche abbastanza comuni in Serie D dove si deve fare i conti con i tre under da schierare sempre (un classe 2005, un classe 2006 ed un classe 2007 o più giovani) . Le squadre seguono una linea comune: li collocano in porta e ai lati della difesa a quattro. E spesso, soprattutto nelle formazioni di secondo livello, si testano anche giovani abituati a fare altri ruoli in quelle posizioni.
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