Reggio

Martedì 23 Settembre 2025

La Reggina guarda avanti. C’è già l’ostacolo Gelbison

Comanda il risultato. Nell’elaborazione dei giudizi, sulla percezione del momento e anche sull’oggettiva analisi dello stato delle cose. Ed è giusto che sia così per chi deve vincere. Così il pareggio della Reggina a Vibo apre la strada ad una valutazione insufficiente della primissima parte di stagione. Solo 4 punti in tre partite sono un bottino magro per la squadra ritenuta la candidata numero uno a vincere il campionato. L’aspetto più rilevante è che la compagine amaranto sia già dietro a sette squadre, ma va anche detto che c’è tempo per recuperare e probabilmente anche modo. La prova degli uomini di Trocini a Vibo non è stata infatti negativa, anzi. Il progresso rispetto al confronto diretto di tre settimane prima è stato evidente. In Coppa Italia la Vibonese sembrava decisamente più brillante, aveva anestetizzato la manovra amaranto con intensità e organizzazione di gioco. Domenica la squadra di Trocini però ha comandato il gioco pur non brillando, ha rischiato solo una volta e avuto le migliori occasioni per vincere la partita. Il poco cinismo sotto porta è ad esempio già un problema da risolvere, perché due gol realizzati in tre partite sono uno score non all’altezza di chi punta al primo posto. Soprattutto se, come accaduto al Razza, le occasioni sprecate sono grandissime. Sul campo di una delle migliori squadre del torneo un pari sarebbe anche andato bene in altre circostanze, non oggi con una classifica su cui pesa la pessima partita di Favara. E non è neanche il caso di recriminare troppo sul mancato successo con i rossoblù, perché una settimana prima le tre occasioni colossali non sfruttate dalla Nissa avrebbero potuto scrivere un’altra storia nell’unica vittoria ottenuta. Forse la classifica dice la verità su quanto espresso fino ad ora. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

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