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La Reggina ora ha paura, la vetta è già a 6 punti e tutti sono in discussione

Fa male il ko con la Gelbison, il secondo in quattro gare Rischia anche il tecnico Trocini. Due turni di stop a Ferraro

Il giocattolo Reggina si è già rotto e ricomporlo non sarà facile. Sono bastate quattro deludenti partite di campionato per far riaffiorare le tensioni. La sconfitta casalinga con la Gelbison, la seconda in quattro uscite nel torneo e che vale già il -6 dalla vetta, è diventata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Fortissima la contestazione della Curva Sud nei confronti della proprietà. Fa paura l’idea che per il terzo anno consecutivo la Reggina non sia in grado di volare al vertice tra i dilettanti.
Ad inizio stagione si era detto che sarebbe stato compito dei calciatori tenere unito un ambiente che aveva deciso di compattarsi. Lo si era fatto in nome del valore della rosa e della possibilità di uscire dalla D. La palla è passata alla squadra che l’ha già sprecata. L’impatto sulla stagione, in attesa della trasferta di Torre Annunziata, è stato pessimo. Non si capisce bene cosa stia accadendo in una gruppo che ha mantenuto tutti i punti di forza della passata stagione, aggiungendo altri elementi di alto livello. Qual è la Reggina? Quella che in un quarto d’ora della ripresa mette alle corde alla Gelbison o quella timorosa, imprecisa ed impacciata del resto della partita?
Oggi è difficile isolare un solo problema, persino quel briciolo di crescita che si era notato a Vibo è stato spazzato via. La squadra è sempre lunga, incapace di proteggere la difesa e non riesce mai a portare il primo pressing con gli attaccanti. Lo stesso Trocini mercoledì sera non ha convinto nel momento in cui ha scelto di sostituire Di Grazia, Porcino ed Edera proprio mentre la squadra aveva preso ritmo.
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