Indignazione e dolore sono i sentimenti che stanno provando i monasteracesi alla notizia del furto delle reliquie del patrono, Sant’Andrea Avellino, avvenuto nella serata di sabato scorso mentre per le vie del centro storico si stava svolgendo un’antica tradizione, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Nicola: la benedizione dei “panicedi” per la preparazione dei quali eccezionalmente erano stati riaperti gli antichi forni del borgo.
La confusione e il clima di festa sono le circostanze che hanno giocato a favore degli ignoti, i quali hanno potuto trafugare indisturbati dal reliquiario i sacri resti (un pezzo di fegato) del Santo, molto venerato dai monasteracesi e festeggiato solennemente il 10 novembre.
Quando a conclusione del rito di benedizione dei “panicedi”, il parroco don Alfredo Valenti ha scoperto il furto, ha avvisato i carabinieri che hanno effettuato i primi rilievi sul posto dando il via alle indagini.
Un gesto sacrilego inqualificabile, che ha addolorato non solo i fedeli, ma tutta la comunità che, ora, spera sia solo frutto di una bravata e che, presto, le reliquie tornino al loro posto.
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