Una comunità intera a fianco di Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi, vittima alcuni giorni fa di un’intimidazione. Ignoti hanno devastato porte finestre di un’abitazione rurale di un familiare tracciando sui muri delle croci e scrivendo le lettere iniziali di noneve cognome del primo cittadino.
Questo pomeriggio a mobilitarsi anche sindaci, associazioni, movimenti e sindacati, tutti prima in corteo e poi al Comune, in una sala consiliare gremita, per dire a Conia che non è solo, invitandolo a non mollare. È intervenuto anche il senatore Auddino del M5S.
Oltre la condanna però anche la denuncia che un territorio così difficile risulta oggi scoperto per carenza di uomini e mezzi delle forze dell’ordine. Da Cinquefrondi un messaggio chiaro e forte: basta minacce, fronte comune per il bene comune, nella legalità e nella trasparenza.
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