La Procura della Repubblica di Locri ha presentato, presso la Corte di Cassazione, ricorso avverso l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari di Locri, Mario La Rosa, con cui rigettava la richiesta, avanzata il 30 luglio u.s. dal sostituto procuratore Ezio Arcadi, richiedente l’applicazione della misura cautelare della “sospensione dall’esercizio delle sue funzioni” nei confronti del dott. Domenico Calabrò, direttore della struttura di Pneumologia, nonché ad interim della struttura di Medicina, entrambe dell’ospedale di Locri. Il dott. Calabrò, unitamente ad altri 4 dirigenti medici assegnati al reparto di Pneumologia dell’ospedale di Locri da lui diretto, veniva rinviato a giudizio in quanto ritenuto responsabile di aver procurato, “per colpa dipendente da imperizia, imprudenza e massimamente da negligenza”, la morte - avvenuta il 4 febbraio scorso - del prof. Giuseppe Galea che dal 24 gennaio u.s. si trovava ricoverato nel reparto di Pneumologia “in quanto portatore di broncopolmonite”. Ulteriori dettagli nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.