L’appello disperato per avere una strada sicura da percorrere, lanciato nei mesi scorsi dai residenti della borgata Molaro, si è tramutato in un boomerang dagli effetti devastanti: non solo non avranno una strada nuova e sicura (non ci sono finanziamenti), ma quella che utilizzano attualmente, tracciata sull’alveo dell’omonimo torrente, non sarà più percorribile.
Questo perché la Giunta, su input del sindaco Ugo Suraci e in osservanza di una nota della Prefettura che richiama la normativa in vigore sul divieto di passaggio negli alvei torrentizi a chiunque e con qualunque mezzo, ha di fatto chiuso l’unica strada di accesso a Molaro e alle borgate limitrofe Acone, Zuccalà, Gasi e San Nicola.
L’esecutivo ha incaricato il responsabile del settore Urbanistica di installare cartelli di divieto di passaggio sull’alveo, fatta eccezione per i mezzi delle forze dell’ordine, le forze di intervento emergenziale, la Protezione civile e la sorveglianza idraulica. Penalizzati pesantemente dal provvedimento saranno anche i bambini e le rispettive famiglie, visto che con l’anno nuovo il servizio scuolabus non verrà più attuato proprio in conseguenza del divieto di transito (già sancito nel 2015 con ordinanza sindacale n. 45 del 9 luglio) sull’alveo dei torrenti comunali.
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