Senza fine. E senza pace. Si allunga - con gigantesca tristezza abbinata ad altrettanta inquietudine sociale - la lista delle attività commerciali e imprenditoriali finite nel mirino delle gang del pizzo o degli emissari delle ’ndrine sguinzagliati a Reggio Calabria per raccattare soldi facile imponendo l’intramontabile “mazzetta”.
Un fenomeno criminale che, dati di cronaca alla mano, ribadisce le proprie minacce anche in questi giorni di festa, puntualmente nello scorcio conclusivo di 2018.
L’ultima (soltanto in ordine cronologico) scorribanda incendiaria è della notte di Santo Stefano quando un paio di malviventi hanno danneggiato (prima sfondando la vetrata di ingresso del locale con una pietra di grosse dimensione e subito dopo inondandolo con liquido infiammabile fino ad appiccare un rogo malandrino) “Passion Pizza”, una pizzeria, rosticceria e gastronomia ubicata in via “Pasquale Andiloro” nel quartiere Spirito Santo.
Con l’attentato incendiario della notte del 26 dicembre sono cinque i segni del racket consegnati a domicilio negli ultimi 43 giorni.
Un articolo nelle pagine della Gazzetta del Sud-Reggio oggi in edicola.
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