Nuovo campanello dall'allarme intorno al sistema di depurazione consortile che interessa i comuni di Bianco, Casignana, Bovalino e Benestare. Sì, proprio l'impianto che è stato oggetto di un finanziamento da parte della regione di ben 1 milione e 200 mila euro, l’impianto appena riconsegnato ai comuni. È tornato a sversare in mare, proprio come accadeva prima dell'intervento di ripristino della rete. A pochi giorni dalla fine dell'anno e fino a ieri sono state diverse le segnalazioni in merito a malfunzionamenti: si sono registrati sversamenti alla stazione S.20.04 proprio di fronte la Capitaneria di Porto di Bovalino dove le pompe sono ferme da giorni. Sversamenti anche in prossimità del fiume Careri alla stazione di sollevamento consortile S3 e sulla stazione S.10.11 presente sul comune di Bianco. Problemi anche sul territorio di Benestare con la stazione di sollevamento S.30.05 da dove il liquame sarebbe finito nel Careri. Non è passato nemmeno un mese da quando a Bianco i funzionari della Regione hanno consegnato la struttura, per competenza, ai singoli comuni alla presenza del collaudatore l'ingegnere Ernesto Infusino che ha sottolineato come «la rete necessiti di una costante manutenzione affinché venga garantito il funzionamento». Evidentemente qualcosa non sta funzionando, e nonostante la stagione balneare sia lontana lo spettro di una possibile invasione di liquami in mare non sembra remota. Salvo ovviamente che i comuni non decidano finalmente di prendere seriamente in mano la situazione. Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Reggio in edicola oggi.