La rotta è tracciata, ma percorrerla non è così semplice. Il problema del rallentamento della raccolta della frazione umida dei rifiuti continua a generare disagi e disservizi. Certo Comune e Regione la settimana scorsa avevano elaborato un piano per uscire fuori dall’emergenza, si era parlato di qualche giorno, ma servono i tempi tecnici per adottare le soluzioni ipotizzate.
Intanto, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, ancora non sono arrivate le autorizzazioni da parte dell’Asp e dell’Arpacal per aumentare la portata dell’ordinanza con cui il sindaco dispone che una parte dei rifiuti organici possa essere conferito negli impianti di trattamento per l’indifferenziato e proliferano le discariche abusive. Ad oggi si tratta di 90 tonnellate a settimana, troppo pochi per una città che ne produce 360 a settimana.
L’idea era quella di arrivare a 110. Rifiuti da inviare non solo a Sambatello ma anche a Gioia Tauro e a Catanzaro. Un operazione che si rende necessaria per tentare di smaltire una parte della “giacenza” che assedia la città. La situazione è diventata ormai insostenibile. Tappeti di mastelli pieni lasciati per strada, perché in casa si generano cattivi odori. Va avanti così da più di dieci giorni.
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