Giuseppe Cosimo Ruga è stato assolto dall'accusa di essere stato il mandante dell'omicidio del fratello Andrea Ruga «per non aver commesso il fatto». Lo ha stabilito la Corte d'assise di Locri (presidente Amelia Monteleone, giudice Gabriella Logozzo), al termine della camera di consiglio durata tre giorni, all'esito della quale i magistrati hanno comunque riconosciuto Giuseppe Cosimo Ruga responsabile del reato di associazione mafiosa, con un ruolo verticistico, e altre contestazioni che, ritenute unificate dal vincolo della continuazione, hanno determinato la sua condanna finale a 24 anni di reclusione e, a pena espiata, alla misura della libertà vigilata per la durata di 3 anni. La Procura distrettuale aveva concluso con la richiesta dell'ergastolo per il 68enne Ruga, difeso dall'avvocato Giuseppe Gervasi che, in sede di discussione, ha ribattuto alle argomentazioni dell'accusa, sostenendo l'estraneità del proprio assistito, con particolare riferimento all'accusa di essere il mandante dell'omicidio del fratello Andrea Ruga, trovato cadavere nel gennaio del 2011 a Monasterace. Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Reggio in edicola oggi.