Garage diventano abitazioni, quando gli alloggi da occupare scarseggiano ci si arrangia anche così. La situazione al rione Marconi è ormai fuori controllo tra degrado, rifiuti e tensioni sociali. I cittadini onesti, legittimi assegnatari delle case sono stanchi e preoccupati, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola. «Abbiamo paura anche ad uscire di casa» dicono. In un contesto in cui si respira prepotenza e vige la legge del più forte ci si guarda bene anche a compiere gesti che potrebbero sembrare banali. Intanto il clima di tensione sociale sale quando in una palazzina sono stati occupati tutti gli spazi comuni, gli alloggi, «si passa anche ai garage». Come dire lo spirito di adattamento non manca. Si tratta in alcuni casi di nuclei familiari affini a chi ha già occupato altri appartamenti nello stabile. O in altri casi gli occupanti abusivi, rimasti impuniti per un appartamento si allargano anche ai garage. Una cosa è certa lo stato di diritto qua non trova spazio. In questi anni sono stati violati i sigilli, sono stati commessi abusi edilizi di ogni tipo. In questi palazzi le parti condominiali comuni diventano porzioni di appartamenti di questa o quella famiglia, gli androni chiusi in muratura, così come i balconi e guai se qualcuno di chi subisce queste presenze ingombranti si permette di fiatare. Del resto gli esposti, le richieste di intervento, gli appelli in questi anni sono stanti tantissimi. Sempre inascoltati. Le persone per bene lo hanno chiesto in tutti i modi alle istituzioni: «Non lasciateci soli». Un grido caduto nel vuoto.