«La missione dell'Agenzia dei Beni confiscati è quella di ridare alla collettività beni che erano stati appropriati dalla criminalità. Rimettiamo in libertà questi beni e speriamo che siano gestiti da comunità libere dai ricatti». Con queste parole il direttore dell'ente, il prefetto Bruno Frattasi, ha firmato ieri a Reggo i decreti di destinazione di 46 immobili a Regione (43) e Agenzia del Demanio (3). Si tratta di oltre seicento ettari di bosco, due fabbricati e un box i beni confiscati dallo Stato al “re della Montagna', il defunto boss della 'ndrangheta” Rocco Musolino, originario di Santo Stefano in Aspromonte con questi ultimi che passeranno in mano dell'Arma dei Carabinieri. «Si tratta di un'operazione molto importante - ha detto in conferenza stampa il direttore nazionale dell'Agenzia - che si aggiunge ai 437 beni già assegnati dallo Stato ai calabresi nel 2018, che segnano una forte iniziativa contro la 'ndrangheta e l'arricchimento illecito». Per saperne di più leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – Reggio in edicola oggi.