Il "buco" milionario e i conti in tilt dell'Azienda Sanitaria Provinciale stanno mettendo in ginocchio le attività dell'ente. A fronte di centinaia di commissari nominati dal Tribunale per far recuperare il dovuto ai creditori, non si riesce a onorare il corrente.
Ne vanno di mezzo sempre più i lavoratori delle cooperative e delle strutture sanitarie che operano in convenzione con l'Azienda e che sono a secco da mesi, da ultimo le cooperative che erogano servizi per le persone con gravi problematiche psichiatriche.
La commissione straordinaria che gestisce l'Asp dopo lo scioglimento per mafia della direzione generale sta valutando la dichiarazione di dissesto finanziario ma ancora la delibera non c'è. E intanto cresce il malcontento e sale la tensione.
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