La filiera dei rifiuti reggini viaggia tra tensioni e vertenze. Il ritardo nei pagamenti (a breve saranno due stipendi) ha fatto mobilitare i lavoratori degli impianti di Ecologia Oggi. Il 31 maggio è stata proclamata la prima giornata di sciopero delle maestranze dell'impianto di Gioia Tauro, mentre i lavoratori di Sambatello e Siderno hanno proclamato lo stato di agitazione. Mentre sul fronte Avr, la società che gestisce per conto del Comune il servizio di igiene, ieri i sindacati hanno scritto in Prefettura per avviare il secondo tentativo di conciliazione. Una premessa allo sciopero? L'auspicio, sottolineano i rappresentanti dei lavoratori è che all'incontro l'Avr possa indicare date precise per i pagamenti. Sono due stipendi che i lavoratori aspettano. «Gli annunci sono positivi, ma con quelli non si fa la spesa» incalzano. «I lavoratori sono stremati, garantiscono un servizio pesante che è chiaro non vada bene per questa città, ma continuano a operare. Ma per quanto potranno andare avanti così?». I tempi delle istituzioni non si conciliano con le legittime istanze dei lavoratori che non hanno certezze rispetto ai pagamenti degli stipendi. Motivo per cui da mesi questo malumore e queste preoccupazioni serpeggiano tra i lavoratori. Non è servita a rassicurare le maestranze di Ecologia Oggi . Infatti proprio in questi giorni a Confindustria si è tenuto un incontro tra i rappresentanti sindacali aziendali dell'impianto di Gioia Tauro e i vertici della società per tentare di far rientrare il problema. Problema che questa volta parte dalla riforma che la filiera del settore dei rifiuti sta vivendo. Per saperne di più leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – Reggio in edicola oggi.