«Mimmo» Lucano torna a respirare l’aria della sua Riace. Una toccata fugace - appena 2 ore - ma comunque un ritorno nel paese di cui è stato sindaco per nove anni e che non vedeva dall’alba del 17 ottobre dello scorso anno. In quella data, infatti, dovette andarsene per rispettare il divieto di dimora impostogli dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria - insieme alla sospensione dalla carica - in sostituzione degli arresti domiciliari cui era stato costretto dal 2 ottobre precedente per l’inchiesta della Procura di Locri su presunte irregolarità nell’attività di accoglienza ed integrazione dei migranti portata avanti per anni e che aveva fatto di Riace un modello studiato e apprezzato nel mondo. A consentirgli il ritorno - seppur breve - è stato il tribunale di Locri per permettergli di partecipare al comizio conclusivo della lista in cui si è candidato come consigliere comunale, «Il cielo sopra Riace». Un ritorno a notte fonda, quello di Lucano. Nel piccolo paese, infatti, a disposizione delle tre liste che si presentano domenica alle amministrative c'è un solo palco per fare il comizio conclusivo della campagna elettorale. E la sorte - è stato effettuato un sorteggio per decidere l’ordine di utilizzo della struttura - ha voluto che quella di Lucano fosse l’ultima lista a presentarsi agli elettori. E’ comunque una Riace diversa quella che Domenico Lucano ritrova dopo 7 mesi di assenza. Per le strade ed i vicoli del paesino della Locride non c'è più quell'umanità multietnica che le popolava fino a pochi mesi fa. Il «villaggio globale», fortemente voluto dal sindaco ora sospeso e diventato famoso nel mondo, con le sue botteghe artigiane che si affacciano tra case basse bianche e grigie, è ormai svuotato mentre le botteghe sono desolatamente chiuse da tempo. Conseguenze dell’arresto del sindaco e della successiva uscita del Comune dai progetti Sprar decisa dal ministero dell’Interno. Ed anche se il Tar nei giorni scorsi ha riammesso l’Ente, «tornare agli albori non è più possibile», come ha detto Maria Spanò, assessore uscente della Giunta guidata fino a 7 mesi fa da Lucano e candidata sindaco per la lista di cui fa parte l’ormai ex sindaco. Domenica Lucano avrà un’altra opportunità di tornare nel suo paese, ma sarà ancora più fugace: potrà solo recarsi al seggio per votare. Poi se ne dovrà andare di nuovo.