Il Tribunale di Palmi (Gianfranco Grillone presidente, Manuela Morrone e Francesca Mirabelli a latere) ha concesso gli arresti domiciliari a Domenico Rettura, 47 anni, accogliendo l'istanza con cui i suoi avvocati, Alessandro Gamberini e Antonino Napoli, avevano chiesto la revoca o l'attenuazione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria nell'ambito del procedimento “Terramara Closed”.
Domenico Rettura , nell'abito del processo “Terramara Closed”, è accusato di partecipazione ad associazione a delinquere di stampo mafioso e di essere stato il "braccio destro" del capo indiscusso della cosca Zagari-Fazzalari, Ernesto Fazzalari, con il compito di dargli ausilio -nel periodo della sua latitanza- nel sottrarsi all'esecuzione di pena irrogata con sentenza emessa dalla Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria nell'ambito del processo “Taurus”, assicurandogli il necessario supporto logistico. Sempre secondo l'accusa, il 47enne si sarebbe occupato dell'approvvigionamento di beni di prima necessità e di mantenere i contatti tra l'ex numero due dei latitanti più ricercati in Italia - Ernesto Fazzalari, indicato quale boss di Taurianova arrestato a Molochio il 26 giugno 2016 dopo ben vent'anni di latitanza - e gli altri associati.
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