Adescava donne grazie ai siti di incontri e ai social, poi riusciva a ottenere prestazioni sessuali e somme di denaro. Violenza sessuale, circonvenzione di incapace, tentata estorsione e sostituzione di persona sono i capi d’imputazione che hanno portato un uomo agli arresti domiciliari. L’ordinanza del Gip è stata eseguita a Reggio Calabria dalla polizia postale e delle Comunicazioni ed emessa su richiesta della procura della Repubblica a carico di M.D., insospettabile pensionato di 56 anni ed ex dipendente pubblico, a conclusione delle indagini svolte a seguito delle denunce formalizzate dalle due vittime. Sposato e padre di due figli, l’adescatore sfruttava le opportunità offerte da internet attraverso siti dedicati agli incontri e social network, convinto di poter mantenere l’anonimato creandosi una falsa identità. In questo modo aveva conosciuto online le potenziali vittime con le quali, dopo lusinghe e fornendo false informazioni su di sè, aveva instaurato relazioni nella vita reale, convincendole ad incontrarlo di persona e pretendendo poi rapporti sessuali, approfittando anche della fragilità emotiva e della debolezza caratteriale indotta anche da stati patologici. Ma le due vittime si sono rivolte alla polizia denunciando, fra l’altro, di aver corrisposto al loro adulatore somme di denaro richieste con vari pretesti e, in un caso, di avere ricevuto una vera e propria richiesta estorsiva, consistente nella minaccia di divulgare il video del loro rapporto sessuale se non avesse ricevuto la somma di denaro richiesta. L’intento di rimanere sconosciuto celandosi sotto la falsa identità e le false informazioni dichiarate online, è stato vanificato dagli accertamenti svolti dalla polizia postale di Reggio Calabria, che, in breve tempo, lo ha identificato, trovando riscontri in ordine ai reati contestati, tra cui anche la violenza sessuale aggravata, mediante abuso della condizione di inferiorità psichica delle vittime e la sostituzione di persona.