I carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di tentato omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, nei confronti di Cosimo Bevilacqua e Andrea Bevilacqua, rispettivamente padre e figlio. Entrambi sono reggini e con precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. Il provvedimento cautelare è stato emesso sulla base degli elementi raccolti nell’indagine condotta dai militari di Reggio Calabria e coordinate dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Marco Lojodice. È stata ricostruita la dinamica di un agguato avvenuto il 13 aprile scorso nel quartiere di Ciccarello nei confronti del 19enne Domenico Passalacqua. In particolare, intorno alle ore 19:30, gli indagati hanno aggredito la vittima e, al culmine di una lite, sono stati esplosi due colpi d’arma da fuoco che l’hanno attinta al braccio sinistro. Passalacqua, recatosi presso l’ospedale “Bianchi Melacrino Morelli” per le cure del caso, è stato dimesso la sera stessa con una prognosi medica di 15 giorni. Le indagini dei carabinieri hanno permesso altresì di accettare il movente dell’aggressione. Si tratterebbero di dissidi familiari tra il ferito e gli arrestati, rispettivamente padre e fratello della ex compagna di Passalacqua. Nello specifico, i due Bevilacqua hanno atteso la vittima, che giungeva da Catanzaro per riportare il figlio, di pochi mesi, alla ex compagna, alla quale lo aveva sottratto senza un preventivo accordo. Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati condotti presso casa circondariale “G. Panzera” di Reggio Calabria.