Una battaglia giudiziaria durata quattordici lunghi anni, un patrimonio speso in periti e avvocati, una celebre azienda di caffè venduta.
È costato tanto agli imprenditori Antonio e Maurizio Mauro dimostrare la propria innocenza e quando, ieri pomeriggio, la Corte d'Appello presieduta dal giudice Lauro ha ripetuto il verdetto assolutorio del Tribunale di primo grado davanti a Maurizio, assistito dall'avvocato Fabio Schembri, è passata in un amen davanti ai suoi occhi tutta la sua vita.
Dunque, gli industriali reggini del caffè Mauro e i loro funzionari non sono stati usurai. L'hanno ribadito i giudici di secondo grado della Corte d'Appello reggina e, prima ancora, anche il Pg Santo Melidona che aveva chiesto l'inammissibilità del ricorso del pm.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.
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