Sono attese circa 20mila persone oggi a Reggio Calabria alla manifestazione organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Una manifestazione imponente a carattere nazionale per richiamare la necessità che il Sud sia al centro delle politiche di sviluppo del governo. All’evento che si svolgerà in una città blindata e con speciali misure per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, parteciperanno i segretari nazionali delle organizzazioni sindacali: Annamaria Furlan (Cisl), Carmelo Barbagallo (Uil), Maurizio Landini. La parola d’ordine è lavoro e il titolo della manifestazione in riva allo Stretto è “Ripartiamo dal Sud per unire il Paese”. Alle 9 riunione dei partecipanti a piazza De Nava, poi il corteo sul corso Garibaldi e infine il comizio conclusivo alle 11 a piazza Duomo dove è stato allestito un grande palco. Sono in arrivo da diverse regioni d’Italia le delegazioni sindacali così come alcuni leader politici tra cui Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico e Roberto Speranza di Articolo Uno. Ma sono tantissimi i movimenti, le associazioni e i partiti politici che hanno aderito compresa l’amministrazione comunale di Reggio Calabria. Un evento che dal profondo Sud cercherà di far arrivare la voce a Roma per garantire condizioni di vita dignitose alla popolazione ed evitare che i territori del Meridione siano sempre più distanti da quelli del Nord. Non è un caso che la grande manifestazione si svolga in Calabria e precisamente a Reggio. Una regione in ginocchio dove il lavoro scarseggia e con gli indici di reddito più bassi d’Italia, una sanità allo sbando che vede Reggio maglia nera in Italia, una criminalità asfissiante che ammorba e un malessere sociale senza precedenti. Tutti questi temi saranno al centro degli interventi di oggi. Nel corteo e poi nella piazza sarà data voce a tutti i lavoratori calabresi in difficoltà ma si alzerà la voce critica sul progetto portato avanti dal governo del regionalismo differenziato che rischia di trascinare verso il basso tutte le flebili speranze di rilancio di un territorio da sempre depresso ma che negli ultimi anni sta mostrando evidenti segni di cedimento economico e sociale. Una Calabria martoriata che avrà oggi l’opportunità di alzare la voce e farla arrivare nei palazzi che contano. Per questo la Triplice da settimane invita i cittadini alla mobilitazione e spera in una massiccia partecipazione per dare un segnale concreto alla politica. A giudizio di Rosi Perrone, segretario provinciale della Cisl «la manifestazione unitaria del 22 a Reggio è fondamentale per maturare una nuova consapevolezza di futuro». Un futuro non molto roseo a queste latitudini. Sarà invertita la rotta?