Nel segno della discontinuità. Ricostituito dopo molto tempo l’ufficio disciplinare, arrivano i primi provvedimenti seri all’Azienda sanitaria provinciale con tre licenziamenti di medici coinvolti in inchieste giudiziarie e condannati. I reati - si legge sulla Gazzetta del Sud in edicola - si riferiscono a episodi alcuni molto datati nel tempo e altri più recenti. Molti sono riferiti a casi avvenuti in altre amministrazioni con condanne di altri Tribunali d’Italia. Fatto sta che dopo una verifica sono venute a galla queste situazioni e la commissione disciplinare è intervenuta con immediata delibera di risoluzione del rapporto di lavoro decisa dai commissari che gestiscono l’Asp dopo lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni della criminalità organizzata. I reati sono per lo più quelli di truffa, esercizio abusivo della professione, omissione di versamenti delle ritenute previdenziali e assistenziali, falso ideologico e altre tipologie di reati alcuni dei quali non attinenti l’attività lavorativa in corso con l’Asp.