La vertenza della sanità reggina coinvolge adesso anche i farmacisti. I ritardi nei pagamenti da parte dell'Azienda sanitaria provinciale sono arrivati a tre mesi. Una situazione che rischia di compromettere l'approvvigionamento di medicinali di alcune farmacie, costrette ad anticipare le risorse necessarie per garantire il servizio essenziale di presidio del territorio. Mancano soldi all'Asp e in attesa della dichiarazione di dissesto e all'approvazione dei bilanci adesso si apre un nuovo fronte “caldo” per la commissione straordinaria. La denuncia rispetto alla situazione arriva da Federfarma, l'associazione che rappresenta i titolari delle farmacie, guidata da Ettore Squillace Greco, che lancia l'allarme e annuncia l'avvio della stagione delle proteste. Il presidente e il Consiglio direttivo, che rompono la tradizionale pacatezza dell'organismo, scrivono: «Dopo l'ennesimo tentativo di incontro con i commissari che guidano l'Asp, non salutato dal successo», tracciano il quadro e denunciano «la situazione in cui tutti i farmacisti dell'area provinciale si stanno trovando». «Ad oggi - sottolinea Federfarma - abbiamo ricevuto il pagamento a saldo della mensilità di marzo 2019». E per questo i rappresentanti dei farmacisti danno voce a una preoccupazione sempre più diffusa: «Questa Federazione si è sempre mostrata collaborativa e propensa alla conciliazione, nonostante in tutta Italia venga applicata la convenzione nazionale che prevede il saldo a trenta giorni. La situazione sta ovviamente diventando insostenibile, in particolare per le piccole farmacie rurali che cominciano ad avere serie difficoltà nell'approvvigionamento dei farmaci, anche in considerazione del fatto che le banche non danno più credito». «Fino ad oggi - incalza Federfarma - la via del confronto e del dialogo che si è tentato di percorrere non ha prodotto risultati; così, esasperati da una prospettiva ancora poco chiara, rinnoviamo l'appello ai rappresentanti istituzionali, affinché si mettano in atto le procedure necessarie per sbloccare la situazione di forte ritardo nei pagamenti». Proseguono i rappresentanti della categoria: «Abbiamo richiesto un incontro alla commissione straordinaria dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, al commissario ad acta per la sanità in Calabria, al presidente del Consiglio regionale e al dipartimento regionale Tutela della Salute per trovare una soluzione in via conciliante; ma la nostra richiesta è stata ignorata». Federfarma denuncia quindi la gravità di questo stato di cose che «non può protrarsi oltre».