Già i medici ortopedici sono pochi, ma a questo si aggiunge che quando l'Azienda sanitaria provinciale pubblica un bando le domande scarseggiano e quando magari arriva qualche adesione non sempre l'incarico viene accettato. In sostanza in pochi vogliono fare il medico nell'area metropolitana di Reggio Calabria.
Più appetibile, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, resta l'ospedale metropolitano mentre da Locri i medici fuggono e quindi si creano gravi disfunzioni. Ma nel territorio provinciale ci sono molte carenze che mettono a rischio l'assistenza sanitaria che viene garantita a fatica con turni quasi massacranti. Mancano soprattutto, oltre agli ortopedici, medici anestesisti e rianimatori e pediatri. Una situazione che è allarmante e che mette in ginocchio gli ospedali territoriali ma sopratutto “ingolfa” il Grande Ospedale metropolitano.
L'Asp sta cercando di adeguare le strutture per garantire il filtro richiesto dal Gom ma non si possono effettuare assunzioni a causa del blocco per i conti in disordine del settore sanitario calabrese.
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