I carabinieri di Taurianova hanno arrestato Rocco Zungri, 40enne di Laureana di Borrello, pregiudicato, in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con l'accusa del reato di rapina pluriaggravata. Il provvedimento cautelare conclude un’attività investigativa avviata dalla Stazione Carabinieri di Polistena sotto il coordinamento della Procura di Palmi a seguito di una rapina commessa nel febbraio scorso all’interno del pronto soccorso dell’ospedale di Polistena a danno di una ottantaquattrenne. Nella ricostruzione degli eventi svolta in sede di denuncia, un uomo aveva strappato la fede della donna provocandole delle lesioni ed escoriazioni al viso, al collo e alla mano. In particolare, l’anziana era giunta d’urgenza all'ospedale per un grave malessere e, dopo i primi accertamenti è stata portata all’interno dei locali del pronto soccorso in attesa del ricovero. Zungri, a sua volta recatosi all’ospedale per motivi di salute e lasciato per qualche minuto nello stesso locale della donna sdraiata su un letto, in un momento di solitudine, si è avvicinato alla paziente e dopo averla distratta con delle scuse, con violenza ha premuto il viso della donna, strattonandola e strappandole dal dito la fede nuziale, concludendo con indifferenza la sua visita medica. Solo dopo un po’ di tempo la vittima ha riferito al personale sanitario e quindi ai parenti quanto avvenuto, i quali hanno informato i carabinieri della compagnia di Taurianova, che subito sono intervenuti per ricostruire l'accaduto. L’indagine, partendo dalla testimonianza della stessa vittima, ha consentito di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico di Zungri, identificato come l’uomo che aveva commesso il grave gesto per asportare un anello dallo scarso valore economico ma dal forte valore affettivo. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere del reato di rapina pluriaggravata, per aver commesso il fatto in danno di una persona anziana, all’interno di una struttura ospedaliera e approfittando della minore difesa.