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Colpo ai produttori di canapa del Reggino, sequestrate oltre 600 piante tra San Luca e San Lorenzo

Altro colpo ai produttori di stupefacenti nel territorio Reggino. Nel corso del fine settimana, i carabinieri di tutta la provincia hanno intensificato i servizi di controllo con l'ausilio dello Squadrone “Cacciatori”.

A San Luca, i militari della Compagnia di Bianco, hanno scoperto una piantagione di 32 piante di canapa indiana. Un 55enne del luogo avrebbe predisposto un vero e proprio sistema di irrigazione per curare le piante, le quali, al momento dell’intervento dei carabinieri, erano già alte due metri e dalle quali sono state estratte e sequestrate infiorescenze per circa sei chili.

Determinante, per incastrare l'uomo durante le fasi della coltivazione, è stato l’utilizzo di una telecamera e la costante attività di osservazione dei carabinieri. Il 55enne, che adesso dovrà rispondere del reato di coltivazione di stupefacente dinanzi al Tribunale di Locri, è agli arresti domiciliari.

Se nel solo territorio della Compagnia di Bianco, nel mese di settembre, sono state trovate e distrutte tre piantagioni – nei comuni di San Luca, Samo e Brancaleone - per un totale di circa 750 piante, prosegue in maniera altrettanto intensa l’attività anche nel capoluogo.

Sabato mattina, in località Cropanè di San Lorenzo, i carabinieri della stazione di Cardeto hanno rinvenuto una piantagione di canapa indiana, composta da quasi 600 piante di marijuana del tipo “Shunk”, dell’altezza media di un metro circa ed in pieno stato vegetativo.

La piantagione, era circondata da rovi e felci ed era irrigata da un sistema di irrigazione a goccia temporizzato, che attingeva l’acqua da una vasca artigianale costruita con tronchi di legno e fango coperta con un telo in plastica.

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