Il giudice Giovanna Sergi non dubita che l'ex assessore Angela Marcianò «si sia trovata in forte attrito con il primo cittadino», tuttavia nel caso del Grande Albergo Miramare «emerge che la stessa, piuttosto che rifiutarsi di approvare ciò che apostrofava come un abuso di ufficio, alla fine cedeva e lo approvava ugualmente, tentando di nasconderlo ai più con un testo di delibera che fosse solo apparentemente conforme alla legge e scevro da sospetti».
Emerge, dunque, dalla sentenza una Angela Marcianò che non t'aspetti: non solo ha votato la delibera incriminata ma in più ha brigato per camuffare la delibera e renderla conforme alla legge.
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