Un piccolo sconto di pena per uno degli imputati, conferma della sentenza di primo grado per tutti gli altri. Queste le richieste formulate, nella giornata di ieri, dalla Procura generale nei confronti degli imputati finiti nel processo “Grifone”, nato da un'inchiesta della Dda di Reggio Calabria contro il clan Santaiti di Seminara.
Il pg, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, ha chiesto la derubricazione del reato per Carmine Alvaro (da spaccio di droga pesante a leggera) e il ridimensionamento della condanna a 2 anni e 8 mesi, rispetto ai 6 anni inflitti in primo grado.
Oltre a Carmine Alvaro, sono implicati nel processo anche Andrea Bonforte (8 anni e sei mesi), Angela Carbone (2 anni e otto mesi), Alessandro Condurso (1 anno), William Comi (8 anni e dieci mesi), Carmelo Forgione (3 anni), Emilia Forgione (1 anno e sei mesi), Giuseppe Saverio Mammoliti (3 anni), Carmine Penna (12 anni), Antonino Romeo (8 anni e dieci mesi), Carmelo Santaiti (2 anni), Demetrio Vincenzo Saverio Santaiti (2 anni), Massimiliano Santaiti (12 anni), Stefano Antonio Santaiti (12 anni), Vincenzo Mario Santaiti (5 anni), Giuseppe Zangari (4 anni di reclusione).
Persone:
- Alessandro Condurso ,
- Andrea Bonforte ,
- Angela Carbone ,
- Antonino Romeo ,
- Carmelo Forgione ,
- Carmelo Santaiti ,
- Carmine Alvaro ,
- Carmine Penna ,
- Demetrio Vincenzo Saverio Santaiti ,
- Emilia Forgione ,
- Giuseppe Saverio Mammoliti ,
- Giuseppe Zangari ,
- Massimiliano Santaiti ,
- Stefano Antonio Santaiti ,
- Vincenzo Mario Santaiti ,
- William Comi
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