Ha minacciato di fare esplodere una bombola di gas sul lungomare di Palmi ma è stato "disarmato" dagli stessi abitanti e poi fermato ed identificato dai carabinieri insieme a quattro connazionali.
Per i cinque cittadini marocchini, irregolari in Italia, è poi scattato il provvedimento di espulsione.
Il gesto si è verificato alla Tonnara di Palmi venerdì sera ed ha provocato panico tra i residenti del posto che si sono immediatamente riversati per strada quando uno dei 5, Mohamed Laaraky, di 32 anni, ha minacciato di far esplodere sul lungomare la bombola presa nell'abitazione dove, insieme agli altri connazionali, aveva trovato alloggio da pochi giorni grazie alla compiacenza del proprietario.
Verso le 18.30, è la ricostruzione dei carabinieri, l'uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, è uscito dall'abitazione con la bombola, minacciando di morte i connazionali e tutti i presenti, appiccando fuoco con un accendino e provocando una fiammata di circa un metro. Alcuni residenti più coraggiosi, hanno riferito i carabinieri, sono riusciti a strappargli dalle mani la bombola e a chiudere il rubinetto.
Quando i carabinieri sono arrivati l'uomo è stato portato in caserma, non prima di aver affermato di essere "il prescelto". Poco dopo sono stati fermati anche gli altri 4 extracomunitari.
Al termine delle verifiche, il prefetto di Reggio Calabria ha emesso il decreto di espulsione dal territorio italiano nei confronti dei cinque marocchini, che sono stati inoltre denunciati per permanenza clandestina sul territorio nazionale.
Nei confronti di Laaraky, il Prefetto, ha adottato un provvedimento di espulsione per motivi di pubblica sicurezza. L'uomo è stato immediatamente condotto al Cpr di Bar, in attesa di rimpatrio. L'abitazione affittata in nero dai cinque è stata sequestrata.
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