Assunzioni e favori per gli appalti a Villa San Giovanni: l'ingegnere Morabito figura chiave dell'inchiesta
«In genere la benevolenza passa, perché se io gli faccio una concessione edilizia ad uno e magari gli spettava o non gli spettava prima che gliela rilascio, mi offre il caffè, viene, mi prende, mi porta il capretto, mifa, e dopo che gliela rilascio, dopo un anno, due, si dimentica». Parla con un altro dipendente del Comune di Villa San Giovanni l'ingegnere Francesco Morabito, figura chiave dell'inchiesta. E, intercettato dagli inquirenti, fornisce inconsapevolmente uno spaccato di quello che nell'ordinanza di custodia cautelare viene definito il "metodo Morabito". La Procura di Reggio non ha dubbi: si tratta di "un rodato meccanismo in forza del quale il predetto indagato avrebbe sapientemente sfruttato il suo ruolo all'interno dell'Ufficio tecnico comunale, per lucrare vantaggi patrimoniali e al contempo accrescere il proprio potere politico e la propria capacità di influenzare le scelte della locale amministrazione". Decisive, in questo senso, anche le dichiarazioni del collaboratore Vincenzo Cristiano: «Lui lui ha un team (...) suo, che per esempio lei deve aprire c'è le dice vai dall'architetto, poi l'architetto le dice devi avere devi avere il ragioniere; lui ha queste tre figure quindi lui non compare mai... (.. .) non viene mai da lei a dirgli a dirle dammi i soldi, cioè hai capito? (.. .) Dice per questa pratica rivolgiti all'avvocato capito, poi che fa, l'avvocato anziché questa pratica costa 5, 10, poi che fa l'a... l'architetto lo manda dal consulente, il consulente quanto costa 5, altri 10 e poi fanno così questa è la procedura (...) perché poi quando lui vi da la concessione edilizia, a costruire, l'architetto ve lo manda lui... Sempre i suoi architetti sono... (...) però gli architetti sono tutti vicino a lui, se non sei vicino a lui non lavori».