Caporalato nella Piana di Gioia Tauro, 20 arresti: l'inchiesta dalla denuncia di un migrante sfruttato
Una rete di caporali di origine africana sfruttava il lavoro dei connazionali e costringeva le donne a prostituirsi. Cittadini nella maggior parte di casi provenienti dal centro Africa e domiciliati nella baraccopoli di San Ferdinando finiti al centro di una vasta operazione dei carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla Procura di Palmi, che ha arrestato numerose persone ritenute responsabili, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L'inchiesta ha colpito una rete di caporali, composta da cittadini extracomunitari di origine centrafricana all'epoca dei fatti domiciliati nella baraccopoli di San Ferdinando e a Rosarno, i quali, d'accordo con i titolari di aziende agricole e cooperative del settore della raccolta e della vendita di agrumi nella Piana di Gioia Tauro, si erano "specializzati" nell'attività di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai danni di braccianti agricoli extracomunitari, a anche al favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione di donne africane.
I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono: Agbevadi Johnny AMENYO, ghanese di anni 37 (custodia in carcere); Mark BENJAMIN, ghanese di anni 78 (custodia in carcere); Haadi DIMBIE, ghanese di anni 31 (custodia in carcere); Joseph JERRY, liberiano di anni 38 (custodia in carcere); Kader KARFO, ivoriano di anni 41 (custodia in carcere); LO CHEIKH, senegalese di anni 68 (custodia in carcere); Babacar NDIAYE, senegalese di anni 54 (custodia in carcere); Ibra NDIAYE, senegalese di anni 36 (custodia in carcere); Mbaye NDIAYE, senegalese di anni 53 (custodia in carcere); Gorgui Diouma SARR, senegalese di anni 36 (custodia in carcere); Ballan SIDIBE, ivoriano di anni 43 (custodia in carcere); Nuhu SULEMAN, ghanese di anni 39 (custodia in carcere); Kouda YABRE, burkinabè di anni 46 (custodia in carcere); Daniele BRUZZESE, laureanese di anni 30 (arresti domiciliari); Carmine Giuseppe CANNATÀ, rosarnese di anni 29 (arresti domiciliari); Vincenzo GALATÀ, melicucchese di anni 50 (arresti domiciliari); Annunziato LAROSA, rosarnese di anni 51 (arresti domiciliari); Vincenzo Domenico PORRETTA, rosarnese di anni 69 (arresti domiciliari); Giuseppe SAVOIA, taurianovese di anni 47 (arresti domiciliari); Domenico VENTRICE, rizziconese di anni 64 (arresti domiciliari); Moussa DIAKITE, ivoriano di anni 36 (obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla p.g.); Abdou Khadim DIOP, senegalese di anni 36 (obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla p.g.); Amath NDIAYE, senegalese di anni 59 (obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla p.g.); Giuseppe D’AGOSTINO, polistenese di anni 37 (obbligo di dimora); Michele FIDALE, polistenese di anni 61 (obbligo di dimora); Giuseppe CARERI, rosarnese di anni 60 (divieto di dimora); Osei Victor AFERE, ghanese di anni 31 (obbligo di presentazione alla p.g.); Giacomo CONDELLO, polistenese di anni 42 (obbligo di presentazione alla p.g.); Maliki GOUEM, burkinabè di anni 54 (obbligo di presentazione alla p.g.).