«Cara M. Io non so se questa lettera mai la leggerai, ma spero tanto che tu possa dimenticare subito questo mio gravissimo e tristissimo episodio, dovuto solo e soltanto al mio folle amore nei tuoi confronti, e ad una ancora più folle gelosia». È l'otto gennaio quando Giancarlo Martelli inizia con queste parole una lettera rivolta alla 27enne M.P.G., estetista cubana, la donna della quale si era innamorato ma che in quell'istante stava combattendo tra la vita e la morte in un letto dell'ospedale metropolitano di Reggio Calabria dove era stata trasportata dopo essere stata accoltellata proprio da lui due giorni prima a Locri. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio