I carabinieri di Cittanova hanno scoperto e sequestrato in località “Don Tommasi” una vasta area agricola trasformata in una discarica di materiali inerti, per un volume accumulato di oltre 7.000 metri cubi.
L’enorme accumulo di materiale era stato semplicemente ”giustificato” dal proprietario del terreno agricolo, presentando allo stesso Comune una semplice segnalazione di inizio attività (Scia), ovvero un’autorizzazione amministrativa per attività imprenditoriali che non prevedono però la trasformazione del territorio e/o l’alterazione della conformazione del suolo.
Le ulteriori indagini svolte dai carabinieri hanno permesso di ricostruire l’iter amministrativo del parere autorizzativo rilasciato dal Comune di Cittanova ed a individuare precise responsabilità e formulare le ipotesi di reato. Quattro sono risultate le persone coinvolte nelle indagini e denunciate: il proprietario dell’area agricola ed il suo tecnico incaricato dei lavori, l'amministratore unico della società che materialmente ha movimentato il materiale di risulta ed un tecnico del Comune di Cittanova.
Svariati sono i reati ad essi contestati, che vanno dall’abuso edilizio alla falsità ideologica e materiale. Inevitabile inoltre il sequestro dell’area agricola dal valore stimato in circa 20.000 euro. Di difficile determinazione invece risulta il danno ambientale, che va ben oltre il valore della superficie sottratta alla coltivazione; l’assetto idrogeologico, la morfologia dei luoghi, la perdita del paesaggio rurale che è frutto, in primo luogo, dell’identità culturale di un territorio.
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