Reggio

Sabato 23 Novembre 2024

"Studiate, fottiamoli", Borrometi a Reggio cita Gratteri e ritira il premio Scopelliti

Paolo Borrometi

"Studiate, fottiamoli". Il giornalista e scrittore Paolo Borrometi, vicedirettore dell’AGI, da Reggio Calabria ha citato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri rivolto agli studenti calabresi. Nella scuola allievi Carabinieri della città calabrese dello Stretto, alla presenza del prefetto Massimo Mariani, del questore Maurizio Vallone e del comandante provinciale dei Carabinieri , Giuseppe Battaglia, la premiazione della prima edizione del Concorso letterario e artistico "Antonino Scopelliti" per l’assegnazione di tre borse di studio intitolate alla memoria del magistrato calabrese Antonino Scopelliti, sostituto procuratore generale della Suprema Corte di Cassazione, ucciso dalla 'ndrangheta nel 1991. Il concorso è stato organizzato dalla Fondazione Antonino Scopelliti, presieduta alla figlia Rosanna, congiuntamente con l’Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici) e col patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Il premio in ambito artistico è stato assegnato ex aequo a Lidia Polimeni (Istituto Piria di Reggio Calabria) e Matteo Calandruccio (Istituto Severi di Gioia Tauro); il premio in ambito letterario è stato assegnato a Chiara Spinelli (Istituto «Algeri Marino» di Casoli, in provincia di Chieti); il premio in ambito musicale al duo Federico Garieri e Mattia Rocca (Istituto «Rita Levi Montalcini» di Sersale, in provincia di Catanzaro) che si è esibito in una performance trap. Menzioni speciali in ambito letterario per la classe 4^ E dell’Istituto Piria di Reggio Calabria e in ambito musicale a Simone Quartuccio del Liceo Gullì di Reggio Calabria, che si è esibito in una performance con chitarra acustica. Al termine della premiazione Paolo Borrometi, che ieri è stato insignito del Premio «Antonino Scopelliti 2020» si è rivolto così agli studenti: "Un magistrato di questa terra qualche settimana fa ha usato un’espressione molto forte 'studiate, fottiamolì. Il magistrato è Nicola Gratteri. Questo applauso - ha proseguito Borrometi - non è solo per Nicola Gratteri ma per tutti i magistrati di questa terra che magari non hanno un’esposizione così importante ma che si impegnano ogni giorno". Sotto scorta per le minacce ricevute dalla mafia, che stava programmando di farlo esplodere in aria con un’autobomba, Borrometi dal palco ha risposto così alle domande di Rosanna Scopelliti: "Quella paura con la quale ognuno di noi legittimamente vive per i motivi più disparati va lottata e superata perché nel momento in cui si supera la paura di qualche cosa, banalmente di un esame o di una interrogazione, si vive con una sensazione che è quella invece del sogno. Ho compreso a mie spese che la cosa più bella non è la realizzazione di un sogno ma è quanto ci impegniamo per sconfiggere quelle paure affinchè si possa lottare per la realizzazione di un sogno". "Ecco perché - ha aggiunto Borrometi - sono assolutamente convinto che voi ragazzi non siate solo il futuro ma siate soprattutto il presente di questo Paese, affinchè quando uscirete dalla scuola, dall’università, non abbiate bisogno di una raccomandazione per trovare il vostro lavoro ma abbiate bisogno solo del vostro impegno. Questo per troppo tempo è stato da un lato il Paese che commemora e basta gli eroi ma che poi non fa camminare sulle nostre gambe le loro idee, penso che la cosa più bella in assoluto possa essere lottare per quei sogni ed è l’augurio che vi faccio con tutto il cuore. Studiate, lottate contro quella paura che ogni giorno vi accompagna e lottate per i vostri sogni perchè ne vale sempre la pena. Quando si lotta per un ideale o per un sogno - ha concluso Borrometi - non c'è paura che tenga".

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