I carabinieri della Tenenza di Rosarno hanno arrestato Serafino Gentile, 56enne rosarnese, ed il figlio Giuseppe, 24 anni, responsabili in concorso del reato di detenzione illegale di armi comuni da sparo clandestine e di munizionamento anche da guerra. I militari, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata nell’abitazione in campagna dei due situata in Contrada Testa dell’Acqua, hanno rinvenuto e sequestrato un fucile calibro 12 illegalmente detenuto, avvolto in un telo e custodito all’interno di una busta di plastica, e 464 cartucce di diverso calibro, il tutto custodito in un involucro termo-sigillato con nastro isolante ed occultato sotto un fusto metallico di colore rosso. L’intervento tempestivo nel casolare da parte dei militari della Tenenza di Rosarno e dei Cacciatori di Calabria ha scongiurato il tentativo di occultamento delle armi e delle munizioni da parte di P.S., 50enne, e P.S. 45enne, entrambe originarie di Rosarno, rispettivamente madre e zia di Giuseppe Gentile, le quali prima dell’arrivo dei miliari dell’Arma avevano tentato di muovere il materiale, al fine di rendere difficoltoso il rinvenimento da parte dei militari. Le donne dovranno rispondere quindi di favoreggiamento personale mentre per gli uomini sono scattate le manette e sono stati condotti presso la casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà.