Turni massacranti in tutti gli ospedali, compresa l'azienda ospedaliera. Pensionamenti anticipati con “quota 100” e carenza di personale già presente costringono l'Asp di Reggio e l'azienda ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli" a fare i salti mortali per garantire la continuità dei servizi e in questo periodo è tutto ancora più difficile. In sofferenza soprattutto le categorie degli operatori socio assistenziali e degli infermieri. Mancano anche medici ma gli sforzi che vengono chiesti al personale para medico non sono destinati a reggere all'infinito. Doppi turni e richiami continui per far fronte all'emergenza e conseguente pagamento di straordinario che va a pesare sui fondi del servizio pubblico. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Reggio Calabria.