Resteranno in quarantena in Calabria le circa 100 persone giunte in auto fino a Villa San Giovanni e bloccate agli imbarcaderi perché non in regola con le disposizioni dettate dal governo per il contenimento del contagio del coronavirus. In particolare sono destinate a un hotel di Reggio Calabria. Nel giro di qualche ora dovrebbero essere tutti trasferiti per la quarantena. Oltre alle disposizioni del governo e alle proteste del sindaco di Messina, a sbarrare loro il passo è stata la Regione Sicilia, che ha emanato una sua ordinanza restrittiva. In nottata circa 150 persone, per lo più famiglie e minori, hanno potuto raggiungere la Sicilia traghettando dal porto di Reggio Calabria. Le persone rimaste hanno inizialmente attivato una forma di protesta, ma adesso la situazione è tranquilla e si attende un sito, nella provincia di Reggio Calabria, dove metterli in quarantena. Intanto a Villa San Giovanni si è allentata la tensione con l'imbarco del primo gruppo di persone. Per motivi di sicurezza, è stato deciso di effettuare l'imbarco dal porto di Reggio Calabria. In serata la polizia metropolitana di Reggio Calabria, ha distribuito pasti caldi agli automobilisti bloccati a Villa. Molte le famiglie con bambini. Nel gruppo anche una donna incinta, le cui condizioni non hanno destato preoccupazione. "Le persone non si respingono come pacchi - ha detto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà - e finalmente sblocchiamo una situazione che ha messo in discussione la dignità di ogni essere umano".