Aumentano i casi, ma nessuna crescita esponenziale in Calabria. Dove, a fronte di altri due morti (uno a Reggio e uno a Crotone), arriva piuttosto qualche timido segnale positivo dal numero dei guariti, dal ricorso complessivo alle terapie intensive e dal trattamento con alcuni farmaci. La Calabria, intanto, è la prima regione in Italia ad aver richiesto e ottenuto di poter utilizzare il “Ruxolitinib” per il trattamento di pazienti affetti da Covid-19. «Il farmaco attualmente viene usato in ematologia per le sindromi mieloproliferative croniche», spiegano dal dipartimento Tutela della Salute diretto da Antonio Belcastro. Si tratta di una terapia sperimentale, partita lo scorso 27 marzo, autorizzata dal Comitato etico regionale, che vede interessati, al momento, tre pazienti ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Cosenza. «Per tutti e tre i pazienti - riferisce ancora la Regione - si è notato un miglioramento clinico e dei dati obiettivi di laboratorio, mentre due di loro non hanno più avuto bisogno di ossigeno dopo due giorni di trattamento». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Reggio Calabria