Il Papa che solca da solo sotto la pioggia piazza San Pietro: un'immagine simbolo vista nei giorni scorsi in mondovisione che ci accompagna alla Pasqua. Che di certo, in piena emergenza coronavirus, sarà molto diversa da come siamo abituati. Nulla è come prima, anche a Reggio dove l'arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini ha indirizzato ai sacerdoti le linee guida «per vivere comunque al meglio questo tempo liturgico». Nuove modalità per eseguire le funzioni religiose, dunque, ma stesso approccio improntato alla fede e al suo messaggio di speranza.
Le celebrazioni, secondo quanto fa presente il Pastore della Chiesa reggina, «sono consentite solamente in Cattedrale e nelle chiese parrocchiali». Le uniche due eccezioni disposte al momento (altre dovranno eventualmente essere autorizzate) saranno al Seminario arcivescovile “Pio XI” e al Grande ospedale metropolitano. Le celebrazioni restano a porte chiuse e senza partecipazione di popolo. Per il servizio liturgico, solo per le celebrazioni della Settimana Santa, potranno essere presenti i celebranti, il diacono, un paio di ministranti, il lettore, l'organista e il cantore. Nel caso in cui la celebrazione venga trasmessa in streaming, per tutta la comunità, possono essere presenti anche i tecnici incaricati per la trasmissione.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio
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