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Colpo alla 'ndrangheta di Sant'Eufemia, Antonino Creazzo ai domiciliari

Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria ha concesso gli arresti domiciliari ad Antonino Creazzo, indagato nevralgico dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio "Eyphemos" che ha colpito duramente l'asse politico-mafioso nelle cittadine della provincia tirrenica Reggina, Sant'Eufemia in Aspromonte, Sinopoli e San Procopio.

Antonino Creazzo è il fratello di Domenico, il sindaco di Sant'Eufemia e consigliere regionale della Calabria (che era stato eletto nella elezione del 26 gennaio) coinvolto anche lui, ed agli arresti domiciliari, nella medesima operazione e quindi sospeso dalla prestigio carica istituzionale.

Antonino Creazzo è accusato di scambio elettorale politico-mafioso per essersi prodigato con alcuni filoni della potente dinastia mafiosa degli Alvaro, la storica cosca egemone di Sinopoli, per far convogliare verso il fratello candidato a Palazzo Campanella le preferenze dei circuiti 'ndranghetistici in cambio di favori e utilità.

Difeso dagli avvocati Natale Polimeni e Luciano Creazzo del Foro di Reggio, il Tdl ha escluso l'aggravante mafiosa nei confronti dell'indagato ottenendo di conseguenza il beneficio dei domiciliari. Antonino Creazzo è il marito di Ivana Fava, figlia del brigadiere dei Carabinieri Antonino Fava ucciso agli inizi degli anni '90 nella drammaticamente fase delle stragi continentali sull'asse Reggio-Palermo (ipotesi d'accusa intorno alla quale è in svolgimento in Corte d'Assise a Reggio il processo Ndrangheta Stragista).

Ivana Fava (anche lei nei Carabinieri con un ruolo non operativo) non è comunque indagata nell'operazione "Eyphemos".

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