La polizia e i carabinieri di Reggio hanno arrestano due ventunenni responsabili delle aggressioni nei confronti di due giovani reggini avvenute nel centro storico della città ed in particolare nella piazza Duomo e vie limitrofe duranti le notti dei weekend del mese di febbraio. Rapina, estorsione e furto i reati contestati ai due giovani.
Le indagini sono state condotte in tempi rapidi dalla Squadra Mobile reggina e dalla Stazione Carabinieri di Reggio Calabria Principale. I primi controlli sono scattati in via Generale Tommasini dopo che un ragazzo aveva segnalato di essere stato oggetto di una violenta aggressione da parte di due giovani.
La vittima, in quell’occasione, aveva riferito agli operatori della Volante che mentre si trovava a percorrere, a bordo della propria auto, era stato costretto a fermarsi in quanto nel centro della strada vi erano alcuni bidoni dell’immondizia che ostruivano il passaggio. All’atto di spostare i bidoni per proseguire la marcia, era stato avvicinato e immediatamente aggredito a calci e schiaffi da un gruppo di ragazzi che gli avevano intimato di rimettere nuovamente al centro della strada i bidoni.
Durante l’aggressione uno dei giovani aveva altresì preteso dalla vittima 10 euro dicendo di avere fame e minacciando di bruciargli la macchina se non avesse acconsentito alla cessione. Il ragazzo avrebbe poi riportato ferite giudicate guaribili in 7 giorni.
I militari sono poi intervenuti la notte del successivo 16 febbraio 2020, un altro ragazzo reggino, mentre era a bordo della propria bicicletta elettrica era stato avvicinato dai due stessi giovani che, per impossessarsi del mezzo, lo hanno bersagliato con calci anche al volto che gli avrebbero causato ferite giudicate guaribili in 8 giorni tali da necessitare dell’applicazione di punti di sutura. Pur se il loro obiettivo, quella sera, era di impossessarsi della bicicletta i ragazzi riuscivano ad appropriarsi della sola chiave della batteria della bicicletta.
La denuncia della tentata rapina della bicicletta sono state formalizzate presso la Stazione dei Carabinieri di Reggio Calabria Principale che proseguiva le indagini, iniziate sul luogo del fatto reato, acquisendo le immagini dell’impianto di videosorveglianza di un esercizio commerciale ubicato nelle vicinanze del luogo dell’aggressione, giungendo così alla ricostruzione della dinamica dell’evento e all’individuazione di uno dei due.
Parallelamente anche gli investigatori della Squadra Mobile iniziavano la propria attività d’indagine giungendo in poco tempo all’identificazione del secondo aggressore anche in questo caso grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private.I soggetti individuati venivano riconosciuti dai denuncianti senza ombra di dubbio.
Caricamento commenti
Commenta la notizia